Convenienza dei conti deposito
Semplici da utilizzare e in grado di garantire rendimenti piuttosto elevati (in alcuni casi si può arrivare anche a un guadagno netto del 3 %), i conti deposito devono essere valutati e scelti, oltre che in base ai tassi che garantiscono, anche in funzione della solidità della banca che li propone. Sono sempre di più, infatti, gli istituti di credito che propongono dei conti di deposito ai propri clienti che sul conto corrente dispongono di una certa liquidità. La possibilità di guadagnare ogni anno fino al 4.10 % lordo (che corrisponde, appunto, al 3 % netto) costituisce un incentivo senza dubbio invitante: in generale, poi, gli interessi sono più consistenti rispetto a quelli concessi dai fondi monetari, dai titoli di Stato o da altri impieghi a breve termine come i titoli obbligazionari con scadenza di pochi mesi.
Il capostipite nel settore fu Ing, gruppo olandese che reclamizzò, con il Conto Arancio (quello della zucca) questo genere di impiego: oggi, invece, ci sono offerte di tutti i tipi. Ma quando si rivela davvero conveniente aprire un conto deposito? Facciamo un breve calcolo: la differenza tra 30mila euro impegnati a un tasso lordo del 4 % annuo (che diventa di poco inferiore al 3 %, tenuto conto della ritenuta fiscale) e 30mila euro remunerati a un tasso lordo dello 0.5 % annuo (è questo il tasso applicato dalla maggior parte degli istituti di credito per i propri correntisti) è di quasi 400 euro: nel primo caso dopo sei mesi si ha una rendita di 438 euro; nel secondo caso dopo sei mesi si arriva a soli 54 euro. Risulta evidente, quindi, la convenienza di aprire un conto deposito: guadagnare 876 euro in un anno senza fare niente (se non spedire un modulo con una copia della carta di identità) è senza dubbio vantaggioso, specialmente se si tiene conto delle modeste alternative a disposizione (per esempio oggi i Bot a dodici mesi propongono un rendimento netto di poco superiore all’1 %).
Quando si decide l’istituto di credito presso il quale si vuole aprire un conto deposito, è necessario ponderare la scelta con la massima attenzione. È consigliabile, in particolare, evitare di lasciarsi illudere da quelli che vengono definiti in gergo tassi civetta. Esistono banche, infatti, che promuovono alti tassi di rendimento, che tuttavia devono essere considerati in relazione al resto delle clausole. Qualche tempo fa, per esempio, Allianz Bank aveva proposto Sunshine, un nuovo conto che prometteva un rendimento netto del 2.93 % (lordo del 4.01 %) per cifre depositate fino a un milione e mezzo di euro: tuttavia quel tasso più che conveniente veniva applicato unicamente per il primo bimestre; dopodiché esso scendeva a un tutt’altro che vantaggioso 0.5 %. Si tratta, naturalmente, di proposte assolutamente lecite, sia chiaro: è compito del cliente leggere attentamente le varie clausole del contratto per non lasciarsi trarre in inganno ed evitare di lasciarsi attrarre da proposte meno redditizie di quanto appaiano.
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